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Dal terremoto ai sabotaggi, tutti i rischi per la sicurezza dei cavi sottomarini

Un paper appena pubblicato dal Centro Italiano di Strategia e Intelligence mette in evidenza il ruolo strategico dei cavi sottomarini, infrastrutture critiche esposte a diversi pericoli umani ed ambientali sempre più al centro dello scenario geopolitico.

Il 90% del traffico dati globale passa sotto i mari, nei cavi posati sui fondali marini ed oceanici, che sempre più rappresentano infrastrutture critiche di massima importanza strategica. Cavi sottoposti ad una serie di minacce crescenti dal punto di vista terroristico e come potenziali obiettivi in caso di conflitti futuri, sempre più ibridi. Ma oltre alla minaccia terroristica e umana, i pericoli per i cavi sottomarini sono anche di carattere naturale. E’ quanto emerge da un interessante paper dal titolo “La rete globale corre sotto l’acqua”, pubblicato dal Centro Italiano di Strategia e Intelligence a firma di Biagino Costanzo, CISINT Research Analyst e Presidente di Knosso (Knowledge for Safe and Secure Organisation).

Elementi di pericolo: il cambiamento climatico

Uno degli aspetti di maggiore rischio è “l’innalzamento dei mari che, unito al riscaldamento globale, porterà, inevitabilmente, al deterioramento della cablatura sottomarina”, si legge nel paper.

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